LA STORIA della BANDA G. VERDI DI RIOLA

Le prime notizie che si hanno sulla Banda Giuseppe Verdi di Riola risalgono al 1890: in quell'anno Giacomo Corsini in una nota per la liquidazione di un servizio musicale a Montovolo, ricorda il mancato pagamento di una prestazione a Prada. Già allora erano venti i componenti del complesso.
A Giacomo subentrò il figlio Augusto, sotto la sua direzione il complesso ebbe vita fino al 1915 quando, all'inizio della Prima Guerra Mondiale, si sciolse...
La Banda fu ricomposta nel 1929 da Don Guglielmo Magli, parroco di Riola e da Primo Corsini, sotto la Direzione Artistica del Maestro Comolli. Questo corpo fu attivo fino al 1940, allo scoppio della Seconda Guerra Mondiale.
Nel 1948, Don Luigi Borri, divenuto parroco di Riola, ebbe l'incarico di docente di Religione presso la Scuole Elementare: fu il contatto con i bambini che lo spronò ad educarli alla musica ed a creare un nuovo complesso coinvolgendo i vecchi suonatori della banda.
Un importante aiuto, Don Luigi, lo ebbe da Primo Corsini, già capobanda prima della guerra e musicista di notevole esperienza.

Alcuni anni dopo, la banda, subì un importante momento di crisi quando quasi tutti i membri se ne staccarono per fondare una seconda banda a Vergato: per Don Luigi fu un periodo di profonda delusione e sconforto.Questo momento triste per il religioso passò quando, con l'aiuto dei pochi rimasti, riuscì a rifondare la banda rinvigorendone le sorti. Don Borri curò il complesso fino al 1980, anno della sua morte.
Nel corso della sua direzione, nel 1978, il gruppo suonò in occasione dell'inaugurazione della Chiesa di Riola progettata dall'architetto finlandese Alvar Aalto. Luciano Marchioni, già assistente di Don Borri, gli subentrò per un breve periodo fino alla sua dipartita. Seguì Tonino Narcisi ma, nonostante gli sforzi, fu un'esperienza negativa: mancò l'armonia indispensabile e la banda si sfaldò.


Nel 1987 assunse la carica di presidente Ottorino Gentilini che, con l'aiuto dei fratelli Baraccani,del maestro Guido Contini e del segretario Paolo Vannini, riorganizzò il complesso. La Banda prese poi maggior vigore grazie al maestro Claudio Carboni prima e Agostino Baraccani dopo, ancor oggi direttore stimato e insostituibile.
Nel 2010, grazie all'aiuto di una scuola aperta dalla banda e all'atmosfera familiare che essa emanava, sono stati inseriti giovanissimi musicisti segno, questo, della qualità del lavoro fatto affinchè il futuro della banda sia lungo e prosperoso. Nel 2011 la banda pubblica il suo primo CD grazie alla sponsorizzazione del presidente, l'aiuto di Claudio Carboni per le registrazioni, Graziano Pederzani per le foto e Giancarlo Gentilini per la grafica, senza dimenticare poi la numerosa partecipazione da parte dei bandisti! La storia però continua e, purtroppo, nel marzo del 2013, il presidente Ottorino Gentilini ci ha lasciato.

A lui è poi succeduto il nostro nuovo presidente Paolo Aldrovandi.
La Banda Giuseppe Verdi, in questi anni, si è assunta l'impegno per tutta la valle del Reno e per le aree limitrofe, di collaborazione con le Parrocchie per tutte le funzioni seguite da processioni che necessitino di musica, anche e soprattutto creando momenti, al termine delle funzioni, ludici e conviviali creando occasioni di socialità e di festa.
La Banda si impegna poi ad organizzare vari concerti durante l'anno, sia in occasione di scambi con altre bande, che per ricorrenze a noi care (nel 2014 per esempio abbiamo avuto la seconda edizione del memorial Ottorino Gentilini, appuntamento per noi ormai fisso, che vogliamo portare il più avanti possibile) oltre ai servizi ormai di prassi come il concerto di ferragosto.

Inoltre, da qualche anno, la banda partecipa al raduno dei corpi bandistici che si tiene ogni anno a Mirabilandia, nel periodo dei maggio; è stata parte della fanfara Alpina della sez. Bolognese Romagnola e partecipa a raduni regionali e nazionali ed effettua scambi culturali con varie bande tra cui la banda di San Marcello Pistoiese, di Lama Mocogno, di Monzuno e di Montese.

Ci auguriamo tutti che, la storia della banda, continui e che, questa meravigliosa tradizione, sia duratura negli anni a venire con nuovi inserimenti e nuove esperienze.